1974 Ottiene il diploma di maturità scientifica e si iscrive alla facoltà di Filosofia di Roma. Partecipa alla sua prima manifestazione radicale Dieci giornate contro la violenza.
1976 Si iscrive al Partito Radicale, presenta domanda di obiezione di coscienza al servizio militare, partecipa come militante alle elezioni politiche con il Partito Radicale e verso la fine dell’anno costituisce con altri compagni l’associazione radicale Garbatella di cui viene eletto tesoriere.
1977 Coordina a Roma, nel quartiere di Ostiense, la campagna per gli 8 referendum contro il regime. I quesiti referendari. Partecipa alla manifestazione del 12 maggio, dove perse la vita Giorgiana Masi e fu , come centinaia di militanti, fermato dalla Polizia.
1978 Abbandona gli studi universitari e partecipando al movimento per l’occupazione delle terre incolte va a vivere in una cooperativa agricola alle porte di Roma.
Si dimette dalla cooperativa e si trasferisce in Trentino Alto Adige per dare un contributo alla campagna radicale in sostegno della candidatura di Alex Langher alle elezioni regionali per le Liste Verdi.
1979 Si trasferisce a Trieste e si iscrive all’associazione radicale “Elio Vittorini” con Marino Busdachin, Gianni Pecol Cominotto, Paolo Ghersina, Antonio Zappi, Paolo Evangelisti ed altri compagni.
1980 Apre con alcuni amici un laboratorio di ceramiche iniziando così l’attività di artigiano. Sempre nello stesso anno partecipa al Satyagraha radicale contro lo sterminio per fame ed alla raccolta delle firme sui 10 referendum. L’anno successivo i quesiti furono messi in votazione.
1983 Partecipa come militante alle elezioni politiche con i radicali.
1986 Costituisce l’associazione radicale Giustizia e Libertà, di cui diviene tesoriere e coordina a Trieste la raccolta delle firme su 3 referendum (con Socialisti e Liberali): sulla responsabilità civile dei magistrati, sulla commissione inquirente, sul Consiglio Superiore della Magistratura, 2 referendum per la limitazione della caccia e successivamente la raccolta sui referendum antinucleari. Interviene ad alcune manifestazioni e conferenze stampa sui temi della giustizia a Trieste ed in regione.
1987 Viene eletto segretario dell’associazione radicale Giustizia e Libertà e partecipa alla campagna elettorale per le elezioni politiche. L’8 novembre 1987 si vota per cinque referendum, tre dei quali sul nucleare (l’incidente di Cernobyl è del 1986). Gli altri due su responsabilità civile dei giudici e commissione inquirente. Per la prima volta vincono i SI, in tutti e 5 i casi.
1988 Vince un concorso pubblico alla Regione Friuli Venezia Giulia. Si candida alle elezioni comunali e provinciali di Trieste con la Lista Civica Laica e Verde con, tra gli altri, Pannella, Aglietta, Bonino, Mattioli, Scalia, Rutelli, Taradash, Busdachin.
Partecipa alla campagna per le regionali con le Liste Verdi.
1990 Coordina la raccolta delle firme sui Referendum Segni-Pannella sulla Riforma del sistema elettorale: per l’adozione del sistema uninominale all’inglese per 34 dei seggi del Senato; sull’estensione del sistema elettorale maggioritario, previsto per i comuni con meno di 5 mila abitanti; sulla preferenza unica.
E’ promotore con le associazioni ambientaliste (WWF, Lega Ambiente ed Italia Nostra) di 6 referendum regionali: rifiuti, viabilità, tutela del paesaggio e 3 sulla caccia di cui coordina anche la raccolta delle firme in Friuli Venezia Giulia.
Su questa iniziativa partecipa a dibattiti e conferenze stampa in tutta la regione.
1991 E’ promotore con (PCI, ACLI ANDE, SEGNI) a Trieste dei primi comitati referendari per un sistema elettorale maggioritario (con Willer Bordon, Etta Carignani, Tarcisio Barbo, Maurizio Pessato, Franco Codega tra gli altri).
Partecipa su questo tema ad alcune trasmissioni televisive, conferenze stampa e dibattiti.
Coordina la raccolta delle firme a Trieste su 9 referendum antipartitocratici. Si raccolgono firme anche su una proposta di legge di iniziativa popolare per l’elezione della Camera dei Deputati con il sistema elettorale uninominale secco.
1992 Si candida con la Lista Pannella alle politiche nazionali e con la “Lega Democratica Trieste per l’Europa” (Radicali, PCI, RETE, Ambientalisti) alle elezioni comunali di Trieste.
1993 Eletto nel Consiglio nazionale dei Club Pannella, coordina a Trieste la campagna per il voto referendario.
Si iscrive e partecipa alle attività del “Gruppo 54“ movimento politico triestino per le riforme istituzionali ed elettorali con Federico Pacorini e Silvio Cosulich. Coordina a Trieste la raccolta delle firme sui 13 referendum Radicali-Lega Nord.
1994 Si candida con la Lista Pannella sia alle politiche (collegio uninominale Trieste 1) che alle Europee.
La campagna elettorale per i collegi uninominali, che si svolgono per la prima volta nell’Italia del dopoguerra, sono oggetto a Trieste di numerosissimi confronti televisivi e sui giornali tra i candidati. Successivamente si costituisce il primo Club Pannella a Trieste di cui diviene Tesoriere.
1995 Viene eletto Segretario del Club Pannella di Trieste ed organizza in quell’anno la sua prima disubbidienza civile distribuendo, dopo un comizio in p.zza della Borsa, di copie del giornale, con direttore responsabile non iscritto all’ordine dei giornalisti, Risorgimento Liberale.
Coordina a Trieste la campagna per il voto sui referendum. Su questi temi è presente in numerosi dibattiti televisivi.
Coordina a Trieste la campagna di raccolta firme per i 20 referendum.
Si iscrive al movimento dei finanzieri democratici con cui organizza diverse manifestazioni pubbliche a favore della Smilitarizzazione della Guardia di Finanza.
1996 Coordina a Trieste la raccolta delle firme per l’incriminazione del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro (con Forza Italia e Monarchici) ed organizza una azione di disubbidienza civile con un comizio in via delle Torri.
Candidato per la Lista Pannella nel collegio uninominale Trieste 1.
1997 Candidato alle elezioni comunali di Trieste come indipendente in Forza Italia è promotore ed organizzatore di una manifestazione sui referendum sulla giustizia con Roberto Antonione, Giorgio Spangher, Luciano Sampietro e Franco Paticchio.
Organizza la campagna per il voto sui referendum radicali. Alle urne solo il 30,2% degli elettori. Partecipa a Treviso alla prima distribuzione in piazza del denaro del Finanziamento Pubblico ai Partiti.
1998 Raccoglie le firme per l’incriminazione di Slobodan Milosevic.
1999 Candidato alle elezioni europee per la Lista Bonino, coordina a Trieste la raccolta delle firme per i 20 referendum radicali.
Coordina a Trieste la raccolta delle firme per la campagna Emma For President (con i militanti di Forza Italia).
2000 Coordina a Belluno la raccolta delle firme per la presentazione della Lista Bonino alle regionali del Veneto.
Organizza a Trieste la campagna per il voto sui referendum radicali.
2001 Candidato per la Lista Bonino nella quota proporzionale (Friuli Venezia Giulia) e per il collegio maggioritario uninominale (Trieste 2) alle elezioni politiche. Al referendum costituzionale confermativo presenta alla Procura della Repubblica un esposto sulle gravi violazioni della legalità. Sempre nello stesso anno fonda e dirige il sito web www.radicalifvg.it (sito di documentazione delle attività politiche dei radicali del Friuli Venezia Giulia).
2002 Costituisce con Christina Sponza, Walter Mendizza, Alessandro Mendizza, Ugo Raza, Erminia De Felice ed altri compagni, l’associazione radicale Riformatori Presidenzialisti dove viene eletto tesoriere.
2003 Scrive il manifesto-appello per un sistema elettorale maggioritario nel Friuli Venezia Giulia, organizza all’Hotel Jolly di Trieste la Convention per il Maggioritario ed elabora una nuova proposta di legge regionale sullo stesso tema. Sostiene la candidatura di Christina Sponza alle elezioni suppletive nel collegio Trieste 2.
2004 Partecipa alla campagna di raccolta firme sul referendum sulla procreazione medicalmente assistita (PMA).
2005 Organizza il Comitato per il SI’ ai referendum sulla Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) e coordina la campagna radicale per il voto a Trieste con Erminia De Felice, Clara Comelli, Walter ed Alessandro Mendizza. Il 12 e 13 giugno si recano al voto il 33% degli elettori a Trieste ed il 26% in Italia e la votazione non è valida. Costituisce con Walter Mendizza, Clara Comelli , Christina Sponza ad altri compagni l’associazione “Radicali Perla Rosa” di cui viene eletto segretario.
2006 Aderisce al progetto della Rosa nel Pugno e viene nominato coordinatore regionale per il FVG , è candidato al Senato alle elezioni politiche e candidato capolista al consiglio comunale di Trieste. La lista ottiene il 2,7 % (FVG) e il 3,2 % (Trieste) alle politiche e il 1,84 % alle comunali (Trieste). Eletto, al congresso di Padova, nel Comitato nazionale di Radicali Italiani.
2007 Costituisce a Gorizia con Pietro Pipi, Lorenzo Cenni ed altri compagni, l’associazione radicale “Trasparenza e’ Partecipazione” di cui viene eletto Presidente, ed a Trieste l’associazione “Radicali per il FVG” con Clara Comelli e Nicola Natale’.
2008 Sostiene la campagna di Maria Antonietta Farina Coscioni in FVG, candidata alla Camera dei Deputati nelle liste del Partito Democratico.
2009 Raccoglie le firme su 2 petizioni popolari comunali per il registro sul Testamento Biologico e l’anagrafe pubblica degli eletti, con i militanti Radicali e del Movimento di Beppe Grillo. Come promotore interviene in consiglio comunale di Trieste. Partecipa alla campagna elettorale per le Europee dove la Lista Bonino-Pannella raccoglie a Trieste il 4.1 %. Vota No ai referendum elettorali del 21-22/06/2009.
Presenta i libri fotografici “2007 – I Radicali del Friuli Venezia Giulia” e “2008 – I Radicali del Friuli Venezia Giulia“.
2010 Aderisce all’appello di Pietro Ichino e Marco Pannella per un sistema elettorale uninominale e si iscrive all’omonima associazione.
Elabora i libri fotografici “2002 – I Radicali del Friuli Venezia Giulia“, “2003 – I Radicali del Friuli Venezia Giulia“, “2004 – I Radicali del Friuli Venezia Giulia” e “2009 – I Radicali del Friuli Venezia Giulia“.
2011 Sostiene la candidatura di Clara Comelli alle elezioni comunali di Trieste per la Lista Civica “Trieste Cambia” con Cosolini sindaco. La lista ottiene il 2,8% con un eletto e Cosolini diviene il nuovo sindaco di Trieste. Clara Comelli risulta la prima dei non eletti.
2012 Aderisce, a Gorizia, alla campagna per la rinuncia pubblica e preventiva dell’indennità di fine mandato. Sostiene la candidatura, come indipendente, di Pietro Pipi alle elezioni comunali di Gorizia nella Lista Manganelli. Pubblica il libro fotografico Una giornata con Pannella.
2013 Coordina, a Trieste, la raccolta delle firme per la presentazione della Lista Amnistia Giustizia Libertà alle elezioni politiche e la campagna di raccolta firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare sull‘Eutanasia legale promossa dall’associazione Luca Coscioni.
Coordina a Trieste la campagna per i 12 referendum radicali 2013. Pubblica l’iBook I 12 referendum radicali a Trieste.
2014 Pubblica l’iBook La campagna per l’eutanasia legale a Trieste.
2016 Rende pubblici i libri fotografici “2001 – I Radicali del Friuli Venezia Giulia“, “2006 – I Radicali del Friuli Venezia Giulia“, “2010 – I Radicali del Friuli Venezia Giulia“, “2011 – I Radicali del Friuli Venezia Giulia“, “2012 – I Radicali del Friuli Venezia Giulia“, “2013 – I Radicali del Friuli Venezia Giulia“, “2014 – I Radicali del Friuli Venezia Giulia“, “2015 – I Radicali del Friuli Venezia Giulia” e “1979/1999 – I Radicali a Trieste“.
Aderisce e firma il documento: “Per il Partito Radicale dello Stato di Diritto e i Diritti umani“. Partecipa, a Trieste, alla campagna per la Legalizzazione della Cannabis.
Presenta il libro fotografico “2005 – I Radicali del Friuli Venezia Giulia” e pubblica l’iBook La campagna per il testamento biologico a Trieste.
Pubblica l’iBook “La campagna politica per la cannabis legale a Trieste“.
Rende pubblico il libro fotografico “2016 – I Radicali del Friuli Venezia Giulia“.
2017 Collabora, con la Camera Penale di Trieste, sulla proposta di legge di iniziativa popolare per la Separazione delle carriere nella magistratura. Coordina nella propria città la campagna di iscrizioni al Partito Radicale.
Firma la proposta di legge di iniziativa popolare Ero straniero – L’umanità che fa bene” per cambiare le politiche sull’immigrazione.
Presenta il libro fotografico “2017 – I Radicali del Friuli Venezia Giulia“.
2018 Alle elezioni politiche del 4 marzo invita i cittadini allo sciopero del voto. Coordina, a Trieste, la campagna per le 8 Firme contro il Regime (proposte di legge di iniziativa popolare).
2019 Presenta il libro fotografico “2018 – I Radicali del Friuli Venezia Giulia“. Aderisce all’iniziativa “Ferragosto in carcere“. Firma per la richiesta di un referendum confermativo sulla riduzione del numero dei Parlamentari.
2020 Elabora il libro fotografico “RadicaliFVG Graphic Art (1979-2019)“. Nominato dal segretario, Maurizio Turco, membro del Consiglio Generale del Partito Radicale. Al referendum del 20 settembre, sul taglio dei parlamentari, si schiera per il NO. Aderisce allo sciopero della fame sull’emergenza sanitaria nelle carceri.
2021 Firma la richiesta di referendum sulla eutanasia legale. Coordina a Trieste, per il Partito Radicale, la campagna di raccolta firme sui 6 referendum Giustizia. Firma, on-line, il referendum sulla cannabis legale.
2022 Rende pubblico il libro fotografico “2020-2021 – I Radicali del Friuli Venezia Giulia“. Firma l’appello del Partito Radicale affinché l’UE attivi subito il processo per l’adesione dell’Ucraina all’UE. Vota 5 Sì ai referendum sulla Giustizia.
2024 Presenta i libri fotografici elettronici “Le battaglie politiche dei radicali nel FVG (1979-2021)“, “Marinaio Gentili Renato“, “Il Biscotto di Patrizia Sillato“.