Potenziare Radicalifvg.it

Formalizzo anche con un intervento scritto la proposta che ho fatto a Palmanova. Il sito web radicalifvg.it dal 2001 si occupa di documentare le iniziative e le proposte dei radicali del Friuli Venezia Giulia. Ora, se è importante produrre iniziativa, altrettanto importante è documentarlo. Oggi, ma anche in futuro più lontano, questo materiale potrà essere fonte di quel sapere politico che ieri è stato occultato, di quell’informazione negata che chiamiamo “Caso Italia” o “La Peste Italiana”. Questa attività, è una vera e propria iniziativa politica militante che richiede molte ore di lavoro, denaro, costosi mezzi di produzione e di archiviazione.

Recentemente ho comunicato a grandi linee i numeri di questo sito: più di 1200 articoli, comunicati e documenti vari, 590 articoli pubblicati sulla stampa locale (che riguardano le attività strettamente radicali, in formato PDF), più 1000 in formato testo su argomenti vicini alla politica radicale, 161 documenti di eventi in audio-video registrati in proprio, più 100 link di eventi registrati da Radio Radicale (di cui 30 pubblicati anche su YouTube), 216 interventi selezionati e pubblicati in podcast su iTunes Store, più di 7000 foto scattate di cui 3500 pubblicate per documentare 212 eventi (di cui 60 pubblicati contemporaneamente anche su Flickr.com), tutte le campagne elettorali e referendarie dal 2001 al 2008.

Tutta la baracca costa mediamente 1000 euro l’anno ed al momento io sono l’unica persona che ci lavora. La proposta sarebbe quella di creare una associazione radicale a livello regionale che si occupi di potenziare il sito. Che vuol dire ? Finanziarlo, anche questo, ma soprattutto avere 3 o 4 collaboratori che vadano a registrare gli eventi politici radicali (con la telecamera, la macchina fotografica o il registratore audio) oppure delle persone che si occupino di recuperare le registrazioni video o audio degli ultimi 20 anni dalla RAI, Telequattro, Telefriuli o Telepordenone.

Andare a fotocopiare gli articoli degli ultimi 30 anni al Piccolo, al Messaggero Veneto o al Gazzettino, oppure andare dai vecchi militanti a recuperare il materiale in loro possesso (documenti cartacei, foto, Vhs, ecc..). Il materiale sarebbe poi diffuso attraverso il sito, ma per esempio si potrebbero stampare dei libri (tra poco ne produrrò uno), organizzare mostre fotografiche, realizzare dei DVD ecc… Certamente una delle attività più importanti sarebbe la raccolta di fondi, basti pensare che per recuperare dalla RAI 40 servizi sui radicali dal 1988 ad oggi mi hanno chiesto 2000 euro.

La quota di iscrizione potrebbe essere di 50 euro all’anno e di volta in volta l’associazione avrebbe uno o più obiettivi: per esempio recuperare tutto il materiale dalla Rai regionale, oppure il materiale in possesso di Mario Puiatti, oppure tutto il 1990 ecc…

Questo a grandi linee, per l’altro sarà l’associazione eventualmente creata, a deciderlo.

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